I nostri lavori

 

 

- Un viaggio virtuale a Mantova -

per le classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado di Predazzo

 

I Consigli delle classi seconde della Scuola Secondaria di primo grado di Predazzo avevano programmato un viaggio di istruzione a Mantova con lo scopo di far conoscere le meraviglie del Rinascimento italiano

La prof.ssa Nardella ha avuto un’idea geniale, “Perché non organizziamo una gita virtuale e li portiamo sui luoghi che avevamo programmato di vedere?”, quindi con parere positivo dei Consigli di classe e informati i genitori siamo partiti virtualmente con tanto di merenda e con la presenza anche dei docenti Braito A., Losciale M., Roberto L. e Scalet A.. Il Palazzo ducale di Mantova ci ha fornito dei simpatici documentari in pillole e con la prof.ssa Nardella ne abbiamo trovati altri da abbinare a giochi e gare e in due ore i nostri alunni sono riusciti a vedere e imparare tutto come da programma.

prof.ssa Antonietta Soccio

 

      LINK AL VIAGGIO VIRTUALE

 

 
 
 
Video realizzato con i disegni degli alunni delle classi IVA e IVB della scuola primaria di Predazzo 
 
 
ANDRA'  TUTTO  BENE....
disegniamo a distanza, ma sempre uniti!
 
I nostri piccoli artisti, con fogli bianchi e colori, hanno dato sfogo alla fantasia per esprimere i loro sentimenti e per affrontare con fiducia e speranza questo delicato periodo d'emergenza.
 

 

Quello che all'inizio sembrava una brutta influenza...si è trasformato in uno dei momenti più' difficili della nostra storia.

Abbiamo scoperto una forza ed un coraggio che non pensavamo di possedere. 

La lontananza dai nostri cari e dagli amici ci sta facendo capire quanto belli ed importanti siano i momenti passati... insieme.

Torneremo ad abbracciarci più forte di prima e guarderemo il mondo con altri occhi.

Maestre Sabrina Mangiavillano, Lara Danzi, Depaoli Martina
 
 
Mostra virtuale ispirata alle emozioni dei nostri alunni di terza media sul Covid 19.
 
Cl. Terze - Predazzo 
a.s. 2019 - 2020
 
INSIEME, ANCHE SE DISTANTI, VINCEREMO
  
Lavori realizzati dagli alunni dell'Istituto Comprensivo di Predazzo - Tesero 
  
I nostri ragazzi hanno voluto esprimere le loro emozioni in questo periodo di isolamento così difficile per tutti.
Quindi liberamente, senza alcun vincolo, materiali, supporti e tecniche, ogni idea nasce spontaneamente dalla loro mente
e dai loro cuori.
 
prof.ssa Antonietta Soccio
 
 
 

I proff. Katia Furlan e Maximilian Venerito invitano tutti alla lettura del numero 6 e dell'edizione speciale di "Non solo scuola", il giornalino della scuola secondaria di Tesero.

Scarica il numero 6

Scarica il numero 7 edizione speciale

 

Il laboratorio di arte e animazione opzionale del martedì pomeriggio, diretto dai prof Bucolo e Reggè, ha coinvolto alcuni studenti di prima, seconda e terza media. Durante la realizzazione delle animazioni l'aula  si è trasformata in un vero studio creativo nella quale ogni partecipante ha lavorato sia individualmente che in gruppo per realizzare il proprio progetto. 

Questo è il video riassuntivo delle attività che sono state svolte. 

Il lavoro è stato strutturato in più fasi:

  • progettazione e realizzazione di uno storyboard,
  • realizzazione grafica delle scene e dei personaggi,
  • riprese effettuate con la tecnica di animazione frame by frame e la fase di montaggio al pc con un software one source.
  • sperimentazioni con la tecnica del flipbook.

 

 

 

Nell'ambito della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra oggi, le classi terze della Scuola secondaria di Tesero hanno svolto un percorso interdisciplinare, coordinati dai proff. Giuseppe Bucolo, Maria Scopelliti e Rossella Luciano, arrivando a produrre un'installazione artistica, un piccolo articolo e due locandine. 

 

Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Lunedì 25 novembre

Le classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Tesero hanno riflettuto sull’importanza di ricordare la ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indagando le motivazioni culturali che inducono ad atti di violenza contro le donne e le bambine, reinterpretando l’installazione artistica Zapatos Rojas nel plesso scolastico.

Il 25 novembre di ogni anno si ricordano tutte le vittime di violenze fisiche e psicologiche. In questa giornata molte piazze si dipingono di rosso per sensibilizzare l’opinione pubblicae per mostrare il proprio sostegno verso le donne che ne sono state e ne sono tuttora, purtroppo, protagoniste.
A voler istituire questa manifestazione è stato l’ONU che, a partire dal 2000 con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, si è impegnato a pubblicizzare questa ricorrenza.  Il 25 novembre è stato riconosciuto come data per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico su donne e bambine,  in ricordo delle sorelle Mirabal: le tre giovani donne furono condannate per il loro lecito opporsi alla dittatura di Rafael Leónidas Trujillo. Patria, Minerva e María Teresa Mirabal erano attiviste insieme ai loro mariti e facevano parte dell’associazione “14 giugno”, mentre stavano andando in auto a far visita ai loro compagni in carcere in compagnia di un autista, furono fermate dalla polizia, condotte in una piantagione di canna  da zucchero e uccise a bastonate. Poi, una volta uccise, i militari di Trujillo rimisero i loro corpi in macchina e tentarono di simulare un incidente.
Per la maggior parte del mondo il colore simbolo della lotta contro la violenza delle donne è l’arancione, infatti, alle volte questa ricorrenza, viene presentata anche come Orange Day. In Italia, però, che questa ricorrenza si celebra solo dal 2005, il più delle volte il rosso è preferito all’arancione.
Il simbolo, che oramai è diffuso in tutto il mondo, è abbandonare delle scarpette rosse nelle piazze per far riflettere e sensibilizzare l’opinione pubblica. Questo messaggio è stato lanciato per la prima volta da un’artista messicana, Elina Chauvet, la quale, attraverso una sua installazione, chiamata appunto Zapatos Rojas, ha fatto sì che questi temi toccassero molte città europee ed italiane. La sua installazione è il modo più facile e diffuso per denunciare la violenza sulla donne.                                                              

(Testo di Gaia Neri 3 A)
#nonunadimeno

 

 

 

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